Descrizione
Posto in alto, alla quota di 223 mt. sul mare, il sito ove sorge il paese è un poggio dal quale la valle del torrente Borra si allarga in una conca ondulata esposta a Sud, resa fertile dai terreni alluvionali e abbondantemente irrigata. Il terreno a settentrione, fortemente accidentato, costituiva una difesa ideale da attacchi di forze ostili che, per salire al paese, avrebbero dovuto percorrere una via obbligata (l’attuale via Vacchereccia) su terreno scoperto e facilmente controllabile dalle torri che coronavano le opere di difesa.
La struttura del paese è centrata su una strada principale, decentrata rispetto all’asse abitato, che collegava la rocca, sulla vetta del poggio, con la pieve, in fondo all’abitato.
Le abitazioni erano raggruppate in cinque quartieri, o “rogite” (Volata, cessana. Trebbio, e San Michele) e si svilupparono lungo questa strada, in ripida pendenza, secondo uno schema “a lisca di pesce” ancora oggi riconoscibile, a raccordare fra loro il centro religioso e quello laico e militare (la pieve e la rocca).
La cinta muraria, oggi solo parzialmente conservata in specie sul lato settentrionale dell’abitato, è segnata dall’andamento dei muri esterni delle abitazioni che furono successivamente costruite lungo o addirittura sopra di esse e dal percorso di alcune strade interne all’abitato. Nella cinta, risalente, nell’impianto attualmente leggibile, ai primi del trecento, si aprivano tre porte (porta Fontana a Ovest, porta ai Campi a Sud, porta Pieri a Nord, ora scomparsa, all’imbocco dell’antica via per Cozzile) ed erano rafforzate da sette torri, due nella porzione meridionale della cinta, due in quella orientale e una ciascuna sopra le porte di accesso.
Si entra dalla porta Carraia detta Porta ai Campi che guarda a Sud ed è costruita immediatamente a ridosso della mole della pieve. Attraverso Porta ai Campi, che nel suo aspetto attuale risale con ogni probabilità ai primi anni del Trecento e, lungo una strada stretta, chiusa fra le case e la chiesa, si raggiunge la piazza Cavour dove sorge la Pieve di Santa Maria Assunta, le cui notizie risalgono al 787.
Sulla piazza, a sinistra uscendo dalla porta della Pieve, era il Conservatorio delle Suore della Visitazione. Soppresso e ora ristrutturato ad uso abitativo, alcuni locali del piano terra, cappella inclusa, sono, dal 2004, sede del Museo Comunale di San Michele.
Proseguendo per via Roma in cima al paese la strada si allarga in uno spazio dove a sinistra, un folto oliveto cela i resti della rocca medievale, demolita come altre strutture del genere nella zona, durante il secolo scorso; a destra, inglobata in un edificio, si distingue la forma cilindrica di un torrione che guardava la demolita porta Pieri, di fronte, guardata da una cappellina di forme seicentesche, detta margine, è la porzione iniziale della strada pedonale per Cozzile, rimasta in gran parte intatta nel suo aspetto medievale. Qui sorse, nel XVII secolo, un lazzeretto adibito a ricovero per gli appestati nel corso delle grandi epidemie di quel secolo, che hanno lasciato impressionante testimonianza di s? anche nei documenti dell’archivio storico comunale.
Proseguendo a sinistra si giunge in vetta del castello e si inizia a ridiscendere lungo la stretta e pittoresca strada lastricata che termina con a destra la porta Fontana l’altra porta medievale della cinta giunta quasi intatta fino ad oggi. Fuori dalla porta è ubicato l’oratorio del suffragio sorto all’inizio del Seicento come sede della confraternita del Santissimo Sacramento.
Bibliografia:
– Guida di Massa e Cozzile e del suo territorio, A. M. Onori, 1994, Comune di Massa e Cozzile.
– I beni artistici nel Comune di Massa e Cozzile, O. Casazza, T. Boccherini, F. Capecchi, M. Iodice, M. Moretti, 2002, Comune di Massa e Cozzile.
– Massa e Cozzile storia di una comunità, A. M. Onori, M. Francini, G. Boccaccini, 1999, Comune di Massa e Cozzile.